CODIGORO

Dove si trova

Il Comune di Codigoro si estende nella parte più orientale della provincia ferrarese nel Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna. Ultima propaggine ad est della Pianura Padana, si colloca tra le Valli di Comacchio e la costa del Mare Adriatico.

Quando andarci e cosa vedere

Importante centro agricolo del basso ferrarese, la sua evoluzione storica è strettamente legata alle secolari vicende dell'azione di bonifica.

 

Caput Gauri, “ a capo del Goro”, da cui deriva il toponimo attuale, era il nome dato al centro in epoca medievale, dal momento che sorgeva nel punto in cui il ramo di Po di Goro si staccava dal Po di Volano.

 

Percorrendo la Riviera Cavallotti, che offre una stupenda vista sul fiume, si raggiunge il Palazzo del Vescovo, costruito nell'XI sec. e restaurato nel XVIII sec. in stile veneziano.

 

Da non perdere

Lungo le strade della cittadina è interessante compiere l’itinerario “I luoghi dell’Airone: Giorgio Bassani scrive sui muri” il percorso turistico-letterario che si snoda nei luoghi descritti nel romanzo.

 

Nei pressi degli Stabilimenti Idrovori, gli impianti di bonifica più antichi del ferrarese, si trova l’Oasi Garzaia, una delle più grandi d’Italia, segnalata dalla nuova Porta del Parco del Delta del Po.

 

Capolavoro dell'arte romanica, da non perdere è la splendida Abbazia di Pomposa, originatasi per opera dei benedettini attorno al VI secolo sull'Insula Pomposia, un'isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. Dopo il Mille cominciò la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente, la cui fortuna si legò alla figura dell'abate San Guido. Il monastero pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali è da ricordare Guido d'Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note.

 

Tra i più antichi edifici del territorio pomposiano, la Chiavica dell’Agrifoglio testimonia le ingenti attività di bonifica che si sono succedute nei secoli nel Delta del Po.

 

Da visitare anche la suggestiva Oasi di Canneviè e Porticino, piccola valle salmastra e antico relitto vallivo di un più vasto complesso di lagune costiere che si estendevano nell’antico Delta del Po.

 

L’edificio che si staglia austero lungo la sponda sinistra del Po di Volano, nei pressi dell’omonimo borgo antico, è Torre della Finanza o Torre di Guardia di Volano: rappresenta uno dei più antichi avamposti di difesa armata, sorti nei porti pontifici lungo la costa ferrarese, tra il XVII e il XVIII secolo.

 

Nel suo viaggio verso il mare il Po di Volano, il ramo più antico del Delta del Po, termina la sua corsa formando un grande biotopo di 200 ettari, l’area naturalistica della Foce del Po di Volano o Taglio della Falce.